Essendo la Biblioterapia una disciplina ancora nuova in Italia, è facile che si creino fraintendimenti. Ho riscotrato spesso notizie divergenti sul termine Biblioterapia e quindi ho voluto cercare personalmente le fonti di questo equivoco. Accade spesso che venga attribuito al dottor Menninger il merito di aver coniato questo termine. In realtà la sua grande conquista fu quella di aver usato diffusamente la Biblioterapia nella clinica psichiatrica che dirigeva e di averla studiata scientificamente. Questo ha creato un eco che ha dato il via definitivo all’affermazione e allo studio della disciplina. Da fonti bibliografiche scopriamo che fu Samuel Crothers a coniare il termine in un suo celebre articolo (Cfr. Samuel Crothers, A Literary Clinic, “The Atlantic Monthly”, CXVIII, n.3, Settembre 1916, pp.291-302). In realtà questa precisazione è poco importante, ma lo scopo di questo mio blog (e del futuro sito) è anche quello di creare un dibattito tra biblioterapisti, di attirare quanti sono interessati a fare della Biblioterapia la loro professione. Per questo motivo cercherò di affrontare anche problemi specifici, ma lo farò usando una terminologia semplice, perchè desidero che la Bibliterapia sia una disciplina chiara a tutti.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede