Spesso scrivere un diario può essere un utile strumento di autocura. In Biblioterapia non solo viene usato il genere diaristico come scrittura, ma anche come lettura. I numerosi diari di persone che hanno vissuto un certo tipo di esperienza divengono esplorazioni produttive in chi desidera trovare un confronto. Può risultare utile anche a quanti si accingono a scrivere un diario, ma hanno bisogno di capire come fare.
Un titolo interessante che vi propongo è Vado a farmi la chemio e torno. Combattere il tumore a 14 anni con un sorriso. di Paolo Crespi edito dalla Rizzoli. Suddiviso non in giorni, come un classico diario, ma per titoli che introducono all’argomento, questo libro è stato scritto dal protagonista, tutt’ora in lotta con le difficoltà che una patologia simile comporta, ma senza autocompatimenti. La scrittura è basilare, forse a tratti troppo semplice, ma il suo pregio sta proprio in questo: è l’autentico diario di un ragazzo di quattordici anni e ogni giovane entra in empatia non appena vede una scrittura che potrebbe essere la propria e un adulto non può che comprenderne l’autenticità. A rendere ancor più speciale questo libro è il fatto che esiste un blog in cui Paolo Crespi e i suoi famigliari proseguono il racconto di quanto stanno vivendo. L’indirizzo del blog è qui. Non molto aggiornato per i molti impegni che la famiglia di Paolo deve affrontare, è di grande interesse la lettura dei commenti dei giovani lettori, sempre appassionati. E che ci fanno capire che nei sentimenti dei giovani c’è molto di più di quello che spesso pensiamo.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere