Se penso all’amore per la letteratura e nella letteratura la mia mente va subito all’amore più famoso:
quello di Dante e Beatrice. Un amore particolare, superiore a quello terreno che tutti noi viviamo, ma proprio per questo affascinante e misterioso. Al sol vederla, diceva Dante nella “Vita nuova”, sentiva un sentimento che lo turbava così tanto da doversi ritirare, sgomento e in lacrime per quelle sensazioni così forti. Banale forse per l’amore moderno, ma affascinante vederlo scritto, sentirlo raccontare. La prima volta che sono stato a Firenze non ho potuto fare a meno di visitare i principali luoghi danteschi. Accanto alla sua casa c’è una chiesina quasi nascosta in cui vi è la sepoltura di Beatrice. Dante è sicuramente uno scrittore di non facile approccio. Benigni ci ha aiutato ad apprezzare di più la Divina Commedia, ma rimane un testo non semplice. Eppure in quella piccola chiesa mi sono sentito quanto mai parte della comunità che mette i libri tra le cose più importanti, letterati o semplici lettori. Se di fronte a quella sepoltura non mi sono commosso, poco ci è mancato. Dante ha compiuto uno dei miracoli più difficili: trasmettere l’amore oltre i secoli attraverso la letteratura.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere