Tra poche ore si celebrerà il matrimonio del secolo tra il principe William, un pò “incartato” direi, e la scioltissima e bellissima Kate. Nel pensare cosa scrivere sul post a riguardo, mi ero convinto di cercare un libro che ipoteticamente avrei consigliato loro. Mi sono messo nella posizione strategica che uso solitamente per trovare l’ispirazione: mi piazzo davanti alla mia libreria e attendo che un libro mi chiami. C’è uno splendido volume di fiabe dei fratelli Grimm, sicuramente adatto, ma non mi dice nulla; trovo il melanconico Fine di una storia di Graham Greene, anche lui silenzioso; osservo pure il più comune Piccole donne di Louisa May Alcott che mi ispira l’idea della famiglia. Mi passa tra le mani anche Ovidio. Cerco Piramo e Tisbe, ma non mi comunicano proprio nulla. Poi sento, sento…qualcuno mi chiama. Lo guardo con sospetto. Inadatto, assolutamente inadatto. Ma perché mi chiama? William e Kate non sapranno neppure che esiste. O forse sì. Calvino è un autore internazionale. Ma Marcovaldo… Certo, parla di famiglia, ma di regale non ha proprio nulla. Chiama ancora. E allora non posso tradirlo. Un libro non lo tradisco mai. Signore e signori, ecco a voi il fantastico ed esilerante Marcovaldo!!! Non sarà degno della nuova coppia reale, ma anche a loro potrebbe insegnare tanto.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere