L’omosessualità vista nella letteratura

Ieri è stata la giornata internazionale contro l’omofobia. Lo so, sono in ritardo di un giorno, ma l’entusiasmo, che ancora mi anima per aver visto lo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame mi ha fatto perdere la nozione del tempo. Ma la questione è troppo importante per non essere considerata. L’omosessualità, come qualsiasi altro tipo di differenza umana, non può essere considerata giusta o sbagliata. Non c’è molto da discutere. Per un motivo o per un altro qualsiasi persona si differenzia da ogni altra e non si possono classificare le diversità come migliori o peggiori. Pensando a cosa scrivere a riguardo dal punto di vista della letteratura ho avuto qualche difficoltà. Colpa mia, quando leggo d’amore non riesco a vedere queste differenze. Dovendo proporre un testo basterebbe Il simposio di Platone per comprendere quanto certe argomentazioni denigratorie siano infondate (del tipo l’omosessualità è una perversione moderna, non è naturale, è frutto di un condizionamento). Ma c’è un libro più vicino a noi che vale la pena leggere, capolavoro di penna e di sensibilità. Lo conoscerete tutti, ma non posso fare a meno di proporvi Gli occhiali d’oro di Giorgio Bassani perchè non ho dubbi: a chi lo leggerà permetterà ricche riflessioni.

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