Giornata speciale, sia oggi sia domani, per chi come me spera che i referendum vadano a buon fine. Speranza vana? E di che? Ieri a Roma si è tenuto il Gay Pride, manifestazione dell’orgoglio gay. Le polemiche si sono sprecate, magari anche gli eccessi, non lo nego. Il problema è l’assenza di discussione seria. Ed è proprio questo il significato che do al referendum. Il raggiungimento del quorum è per me la manifestazione dell’orgoglio di essere cittadino e di fare qualcosa affinché cambi questa realtà sempre più difficile. Orgoglio gay e orgoglio di essere cittadino non sono così diversi. Ma manca la discussione. In rete è facile reperire interviste fatte da e a Pasolini, gay dichiarato, poeta, scrittore e cittadino attivo. Parlava, e molto. Le sue provocazioni erano sempre sfacciate, ma intelligenti. E’ ciò che manca oggi. Viviamo nel timore della diversità e non comprendiamo che l’unico modo per viverla è capirla. Temiamo il futuro eppure stentiamo a proporre soluzioni. Ci lamentiamo tanto della passività dei giovani. Ma quanti si siedono accanto ai giovani e provano a parlare, usando il loro linguaggio? La parola è tutto
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede