Poesia sempre e comunque

Insieme agli amici dell’associazione culturale Colonne di Carta ieri sera sono stato in un locale per uno spettacolo di lettura espressiva. E’ tutto filato liscio: noi ci siamo divertiti e c’è stato chi ha apprezzato. Ma c’è stato un fatto che mi ha piacevolmente sorpreso. Finita la nostra performance, un ragazzo si è avvicinato chiedendo di poter leggere un suo scritto. Siamo stati ben lieti di poterlo accontentare. Lui ha estratto il telefonino e ha iniziato a leggere un pezzo di quella che potremmo chiamare poesia in prosa. E’ stato bello che lui abbia trovato, in quell’occasione, l’ambiente adatto per esprimere l’arte che era in lui. Era infatti la prima volta che leggeva in pubblico quello che scriveva. Vederlo leggere davanti a un leggio vuoto attraverso il suo cellulare, mi ha fatto pernsare a quante diverse possibilità esistono e possono ancora essere inventate per esprimersi. Ma chi lo dice che le nuove generazioni sono troppo superficiali?

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