In questo periodo sto studiando quanto la Biblioterapia possa fare con la letteratura pura, senza l’ausilio della psicologia o di altre scienze. Esistono meccanismi, già studiati, che attuano modifiche positive nella mente dell’uomo. Se Aristotele parlava di catarsi e la Scuola di Costanza del lettore come protagonista, riscrittore di ciò che legge (e sarebbero ancora molti i meccanismi citabili), nell’articolo che potete trovare qui potete scoprire come esistano studi che ci dicono come il cervello sia influenzato dalla poesia e dalla musica. Non parliamo solo di un’influenza emotiva, ma di vere e proprie stimolazioni cerebrali. Troppo spesso la letteratura e considerata ancillare rispetto alle altre scienze. Si rischia di trascurare potenzialità che non solo migliorerebbero la qualità di vita, ma potrebbero essere di aiuto in molti casi. La Biblioterapia ne è già una dimostrazione.

Biblioterapia in biblioteca e a scuola
Ci è voluto un anno, ma ne è valsa la pena. Dal 18 aprile saranno disponibili in tutte le librerie fisiche e online gli atti