Ho parlato dei 5 sensi che ci legano ai libri. Il primo descritto è stato l’olfatto. Quello di cui vorrei accennarvi è la vista. I libri ci vedono? E noi cosa vediamo nei libri? Non vediamo solo con gli occhi. E loro ci vedono anche se non li hanno. Un libro può essere fisicamente attraente. Non è solo questione di copertina. Un libro può diventare ai nostri occhi uno scrigno, un cuscino, un amico da abbracciare. Una caratteristica che non si finisce mai di sottolineare è che i libri esistono diversamente quanto diveso è il lettore. Noi facciamo vivere i libri. E lo sguardo di un libro posato su di noi è diverso quanto noi siamo diversi. Trovo che la Bibbia abbia uno sguardo severo, ma familiare, mentre il Corano ha occhi più duri, ma anche affascinanti. Un Harry Potter ha lo sguardo ingenuo mentre il Delta di Venere seduce e ammalia. Questione di contenuti? Cero, ma la differenza la facciamo, sempre e comunque, noi lettori.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede