8 settembre: data dimenticata

Sembra banale ricordare l’armistizio dell’8 settembre 1943, ma lo è forse di più il fatto che sembri così difficile rievocarlo nelle giovani generazioni. Lodevole l’iniziativa del consigliere comunale di Roma di far stampare dei fumetti che illustrano l’evento e distribuirlo agli studenti della città. Eppure fatico a comprendere come la ricca letteratura post-bellica non sia ripresa allo stesso scopo. E’ come se si cercasse di creare anrtificialmente l’oro in una miniera dove l’oro abbonda. E non parlo solo di Calvino, Pasolini, Pavese, Fenoglio, Bassani, Berto, Meneghello, Vittorini, Levi e tanti tanti altri che sono davvero grandi. Nelle biblioteche di paese esistono preziosi libri di memorie scritti da chi quell’esperienza l’ha vissuta, pezzi di vita riversata sulle pagine, a testimonianza per il futuro. E allora benvengano iniziative come quella del fumetto per ricordare l’armistizio. Ma non dimentichiamo il prezioso tesoro letterario che già possediamo, così come i “Grandi Vecchi” che ancora abbiamo nelle nostre case e da cui possiamo ascoltare direttamente ciò che accadde.

Gli ultimi articoli del blog

Scopri i laboratori di biblioterapia

Iscriviti alla newsletter

puoi disiscriverti quando vuoi

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi