Per alcuni giorni di vacanza sono stato sul lago di Como. Impossibile per me non fare una sosta nei luoghi manzoniani, prima di tutto la casa della giovinezza dello scrittore. Accanto all’entusiasmo di ritrovare i luoghi dove Manzoni ha tratto ispirazione per la sua più grande opera, si è affiancata una certa delusione. Il museo all’interno della casa appare avvolto da una coltre di dimenticanza, un oblio che fa dei documenti e luoghi conservati, un ricettacolo di polvere e noia. All’aperto le cose non cambiano. Pescarenico, località citata nei Promessi Sposi, è indicata da una piccola targa posta sull’angolo di una casa. La devi proprio cercare per trovarla, il caso non ti ci condurrebbe mai. Certo, il fascino dei luoghi rimane, vale la pena per gli amanti del Manzoni fare una visita. Ma la delusione è tanta alla fine della giornata. Eppure lo spirito della letteratura, forse del Manzoni stesso, si è comunque manifestata. La mattina, siamo entrati in un bar posto poco distante dalla casa circondariale, chiamato Guardie e ladri. Il nome curioso nasconde un locale che non solo fa ottimi caffè e brioches, ma possiede anche degli scaffali per i libri. Quanti locali conoscete che hanno delle librerie? Sfogliandone alcuni, mi capito tra le mani il volume che avevo ordinato in libreria qualche giorno prima. Un caso? Guardando meglio, trovo titoli di spessore e non i soliti vecchi tomi messi più per soprammobile che per la lettura. La ragazza del locale mi invita a prendere il volume che desidero per un bookcrossing. Si vede chiaramente che è una persona interessata ai libri.
Devo dirlo: questo è per me un luogo ben più manzoniani di quelli convenzionali, dove l’aria della letteratura si respira veramente.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere