Può apparire banale, ma anche il modo in cui si scelgono i libri da usare in Biblioterapia ha una particolare importanza. Nei gruppi, soprattutto se numerosi (una decina di persone rappresenta già un gruppo non certo piccolo), è necessario che il biblioterapista gestisca la scelta dei testi. Lo fa tenendo in grande conto le variabili dei partecipanti, ma è lui che sceglie. Quando invece il gruppo e piccolo (massimo tre-quattro persone) o quando viene messa in atto una Biblioterapia con un singolo, è possibile e utile cercare con lui il materiale da utilizzare. E’ anche questo uno strumento: rendere protagonista in ogni fase la persona che necessita di un aiuto dalla Biblioterapia. La guida del biblioterapista è necessaria nel restringere a un certo numero di volumi disponibili per evitare dispersioni inutili, nell’indicare i criteri utili, nello stimolare la parte creative e poetica durante la scelta. Sotto questa luce possiamo capire quanto importante sia la classificazione dei libri sugli scaffali, i criteri di divisione, la diversificazione delle modalità di scelta. E le biblioteche e le librerie, improvvisamente, ci appaiono molto più importanti di quello che abbiamo sempre pensato.
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