Se ne parla molto in questi giorni nel web diAmazon, diventato anche un editore. Negli Stati Uniti la cosa preoccupa le case editrici tradizionali, spaventate dal fatto che Amazon possa interloquire direttamente con gli autori da una parte, e con i lettori dall’altra, lasciando loro all’angolo. Ma perché dovrebbe interessare questo avvenimento a noi lettori? Pensando a un futuro in cui l’editoria digitale si diffondesse anche in Italia (oggi non è così) e i prezzi dei testi disponibili in ebook fosse veramente concorrenziale, la questione dei prezzi dei libri anche cartacei sarebbe da rivalutare. La legge entrata in vigore a settembre (non esiste più la libertà di sconto) diverrebbe ridicola perché se già l’ebook ha prezzi più convenienti rispetto ai tomi cartacei, con Amazon che tratta direttamente con gli autori i prezzi scenderebbero ancora di più, sconvolgendo gli equilibri. E qui la scelta sarebbe una sola: o l’editoria tradizionale lascia che il libero mercato fissi i prezzi, oppure i libri di carta sarebbero destinati a rimanere sugli scaffali. Poco tempo fa ho acquistato il libro Dieci Donne di Marcela Serrano che ho piacevolmente divorato in tre giorni. La rilegatura è di quelle economiche, ma non il perzzo: 18,00 euro. Se un forte lettore volesse acquistare tutti i libri che legge, come farebbe? Forse l’editoria digitale potrebbe modificare le cose, indirettamente anche sui prezzi dei libri cartacei. Si arriverà mai a questo in Italia?
La bibliotecaria di Sarajevo che salvava i libri
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto del 1992, in piena guerra dei Balcani in Bosnia ed Erzegovina, perse la vita Aida Buturović,