Le ore di Michael Cunningham è il libro che sto leggendo in questi giorni. Non troppo voluminoso, dalla trama affascinante, ricco di “intarsi letterari” che creano uno stile elaborato e raffinato. Ma lento. Molto lento. Amo quei libri che ti travolgono, che non riesci a smettere di leggere. Questo, invece, appartiene alla categoria di libri che devi assaporare con molta molta calma, pena l’incomprensibilità del testo. Tante subordinate, parentesi, pause di vario genere creano il classico esempio di “noia da lettura”. L’istinto mi direbbe di abbandonarlo, e io tendo a seguire il mio istinto. Ma la presenza di Virginia Woolf tra i personaggi e il racconto parallelo di tre storie ambientate in tempi diversi mi induce a resistere. Resistere per davvero! Ho magnifici libri, avvincenti e sicuramente coinvolgenti che mi aspettano nella mia libreria: basterebbe chiudere questo e prenderne un altro. Lo farò? No, per il momento. Per una qualche ragione ho deciso che devo portarlo a termine. Sento che lo devo conquistare, nonostante tutto. Nella speranza di trovare il motivo che ha mosso il mio istinto. Per essere, alla fine, da lui conquistato.
