E’ di questi giorni l’indiscrezione che la biografia di Steve Jobs diventerà un film. La sorpresa non è poi molta. Neppure il successo della biografia lo è. Se si considera che in molte classifiche dei libri più venduti questo mese, c’è la biografia di Ibrahimovic, la cosa non stupisce. In fondo sulla vita di Jobs c’è sicuramente qualcosa in più da imparare…
Ma ciò che veramente mi stupisce è la folle corsa per l’acquisto delle biografie di contemporanei e la scarsa attenzione per le vite dei grandi personaggi del passato. E’ leggibile facilmente l’autobiografia di Gandhi dal titolo La mia vita per la libertà, così come il diario di Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, incanta per la tenerezza e il disincanto. Jack London affidò la storia della sua vita a uno dei personaggi dei suoi libri, Martin Eden, anche se con inserti volutamente fittizzi e provocatori. Le poesie di Emily Dickinson descrivono ogni atto della sua vita, esattamente come fece Alda Merini. Mille modi diversi per imparare dalla vita di grandi personaggi. E invece il libro più atteso di questi giorni, è l’autobiografia di Vasco Rossi, La versione di Vasco. Un mostro sacro della musica rock che io stesso ammiro. Ma mi chiedo: questa passione per le biografie e autobiografie solo dei contemporanei non sarà, per caso, null’altro che desiderio di gossip?
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere