Oggi ho applicato una piccola, ma sostanziale, modifica al blog. Il sottotitoloora afferma: strumento per crescere. Il precedente l’ho tolto perché mi è stato fatto notare che io, non psicologo, non posso far guarire nessuno e quindi il termine cura risultava inappropriato, soprattutto per quanti non fossero in grado di comprendere che è un termine molto vasto, che racchiude diversi aspetti. So di poter entrare in un più complesso piano di cura quando la mia attività è supervisionata da un medico, ma non in autonomia.
Da solo posso programmare e agire per favorire la crescita. Ma cosa ci sta dentro la parola crescita? Ci sta lo sviluppo delle prorpie potenzialità, il rafforzamento di quegli elementi che contraddistinguono la personalità quali l’autostima, la creatività, la comunicazione con il prossimo, la possibilità di leggere la realtà da punti di vista diversi. E ultimo, ma non ultimo, la possibilità di trovare un oasi di pace e relax che aiuti a recuperare le forze. Non ho dubbi: nei libri si può trovare tutto questo.

BiPo: fine di un progetto, ma non dell’idea
Martedì 1° luglio si è tenuta l’ultima assemblea dei soci della BiPo – Associazione italiana di Biblioterapia e Poesiaterapia. L’ultima perché questo incontro ha decretato