Lo stupore è continuo di fronte le scoperte che faccio su Tolkien. Passi la sua idea di creare un’apparato mitico degno di un’intera civiltà; passi pure anche l’ideale cattolico trasmutato e trasmesso attraverso il fantasy; ci può stare anche la vena poetica e filosofica di questo scrittore dalle tante sorprese. Ma un epistolario fatto di lettere che ha scritto per trent’anni ai propri figli a nome di Babbo Natale lo trovo non solo creativo e romantico, ma degno di una genialità sopra le righe, che non si lascia influenzare dalle convenzioni, ma sa prendere e prendersi in giro. Non dimentichiamolo: era un professore di Oxford. Serve dire altro?

Biblioterapia in biblioteca e a scuola
Ci è voluto un anno, ma ne è valsa la pena. Dal 18 aprile saranno disponibili in tutte le librerie fisiche e online gli atti