Con il nuovo anno inzierò una serie di attività che spero potranno aumentare la mia esperienza e conoscenza nell’ambito della Biblioterapia come strumento di crescita. Oggi ho potuto verificare parte del mio lavoro con l’esibizione di quattro ragazzi che ho preparato per una performace di lettura espressiva in occasione della giornata della memoria. Loro, di terza media, di fronte a una platea formata da una quarta e una quinta della scuola primaria. Sia per me sia per loro è stata una sfida non da poco. Condividere testi sulla shoah è già cosa difficile. Si è aggiunta la necessità di insegnare loro a leggere in modo espressivo. Può sembrare una banalità, ma è un’attività che richiede esercizio, conoscenze e concentrazione. Non si tratta di decodificare solo il testo, ma anche il sentimento che quel testo vuole trasmettere. I ragazzi hanno aggiunto a questo della musica, suonata da loro stessi. Certo, qualche difficoltà c’è stata, ma la mia soddisfazione è stata grande vedendo che è stato realizzato ciò che loro desideravano. Nulla di imposto, ma solo proposto e poi accolto o respinto. Credo che sia questo l’unico modo per far crescere i ragazzi: procurare loro lo spazio per mettersi alla prova, accettando anche i loro errori. E le attività letterarie in questo ambito possono dare molto.
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I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede