Oggi alle 17.00 alla libreria Feltrinelli di Verona Amélie Nothomb presenterà il suo ultimo libro Uccidere il padre. Avrei voluto sentirla di persona, vedere questa scrittrice che è anche un personaggio, ma un impegno più importante me lo impedisce. Disperarsi? Forse un pò, ma da buon lettore, sento in ogni libro la vicinanza di chi lo ha scritto così intimamente che incontrarla non può essere una componente essenziale. Dovrei poterci parlare giorni e giorni, conoscere i suoi pensieri, carpire la scintilla della sua creatività per poter considerare indispensabile la sua conoscenza. Un lettore non è come qualsiasi fan di artisti. Un lettore ama conoscere e capire chi crea letteratura, ma non vive uno stato di inferiorità. Niente sudditanza quindi, nessuna idolatria, ma il giusto rispetto. Nonostante ciò, ammetto che l’avrei incontrata volentieri. Se anche voi siete nella mia stessa condizione, potete trovare qui l’articolo con video del Corriere.it dedicato alla sua presenza in Italia di questi giorni. Nel frattempo mi sto leggendo Igiene dell’assassino. E mi sono ricordato perché amo questa scrittrice: è troppo fuori. Per questo forse mi somiglia?
Seminari sulla biblioterapia aperti al pubblico
Il nuovo anno è iniziato e già porta i suoi frutti. Tra questi uno è disponibile per tutte le persone interessate alla biblioterapia. Si tratta