Il punto di vista più giusto

Avete letto Ho spostato un comunista di Philip Roth? Mi è capitato tra le mani in questi giorni e mi sono lasciato trascinare tra le pagine di questo libro. Roth è un autore che amo, soprattutto perché capace di punti di vista inusuali e scomodi. In questo caso scomodissimo, dato che la critica aperta è verso il Maccantismo americano, periodo intercorso dopo la seconda guerra mondiale, in cui la paura del comunismo era tale che la libertà di pensiero e di espressione erano ridotte, così come erano amplificate le possibilità di FBI e forze dell’ordine di perseguire le persone solo in base a dei sospetti, senza concedere le necessarie garanzie. Libri come questi devono far riflettere. I punti di vista sono tanti. Potremmo scoprire che quello giusto non è il nostro.

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