Libri vivi per il 25 aprile

Se potessi, vi offrirei un libro vivo. Ho conosciuto in ospedale una donna, partigiana che ha fatto, come molte persone coraggiose, la storia del nostro Paese. Ascoltarla è stato come entrare nel vivo di un passato che non si riesce mai a cogliere completamente, abituati come siamo a liquidarlo semplicemente come una ricorrenza. Sono perplesso quando sento dire che questa ricorrenza è di tutti, che tutti gli italiani erano dalla stessa parte. Quando questa donna ha accennato alle sevizie che giovani donne come lei hanno dovuto subire per liberare l’Italia, non posso accettare questa tesi. Però con lei ho fatto una riflessione: da una parte e dall’altra ci sono state eccezioni e non dobbiamo dimenticarlo. Alcuni partigiani hanno travisato la loro missione e hanno commesso ingiusti eccessi, così come alcuni fascisti hanno compreso dove finiva l’ideologia e dove iniziava l’ingiustizia, adoperandosi per evitarla. Se conoscete anziani che possono raccontarvi la loro storia, approfittatene, perché ci rimangono pochi anni per poter avere ancora con noi le testimonianze reali di quel tempo. Rimarranno i libri, certo,  ma non dimentichiamo che, per quanto si possano amare i libri, le persone sono più importanti.

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