Attentato alla scuola di Brindisi: quando la cultura fa paura

L’orrore provato questa mattina nell’apprendere dell’attentato alla scuola Morvillo Falcone è quello di tutti voi. Ma perché un attentato simile? E perché proprio a vent’anni dall’uccisione di Falcone? La paura della criminalità verso la cultura è evidente. La scuola è il luogo principale in cui è possibile sconfiggere illegalità e dove si può far nascere la speranza. Fare legalità nelle scuole (e questo istituto ne è un esempio), scoprire la possibilità di costruirsi un futuro con lo studio, avere esempi di chi ha trovato soluzioni nelle pagine dei libri è la vera arma per uscire dall’oscurità dell’incertezza e del timore. Credo sia questo il motivo che porta a un odioso attentato come questo. Il nome di Melissa Bassi, la sedicienne uccisa dallo scoppio degli ordigni, dovrà essere ricordato perché rappresenta l’eroicità del quotidiano, la forza dei giovani che costruirscono ogni giorno, con lo studio, il proprio futuro e quello del nostro Paese. E intanto stringiamo i denti per la sua amica, Veronica Capodieci, che lotta contro la morte: tieni duro, i tuoi compagni ti aspettano per continuare insieme il cammino tra i banchi di scuola.

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