Il mio addio a Ray Bradbury

Forse è insufficiente la lettura di Fahrenheit 451 e qualche suo racconto per considerarsi fan di Ray Bradbury. Eppure è così che mi sento apprendendo della sua morte oggi, all’età di 91 anni. L’emozione nel leggere Fahrenheit 451 faccio fatica a descriverla. Come ha potuto uno scrittore inserire in un romanzo pensieri ed eventi che sarebbero accaduti decenni dopo? Nella mia copia c’è una piuma come segnalibro. La uso da quando ho iniziato a leggerlo ai miei figli, nella settimana di vacanza che trascorriamo tra le colline umbre. La sera soprattutto, cullati dal venticello e illuminati da una candela, leggiamo parti di questo libro da alcuni anni. Non lo abbiamo mai finito. Ma se voi chiedeste loro un riassunto di cosa hanno già letto, ve lo saprebbero riferire con esattezza. Miracolo della gioventù? No, è la forza di una scrittura forte e vera.

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