Questo titolo sembra fatto apposta per me. Lavoro in cardiologia e mi occupo anche di libri, creando un binomio insolito. Per questo trovando l’articolo (qui) tratto dal corriere.it a riguardo sono subito stato interessato. L’argomento è un pò troppo generale e sarebbe interessante studiarlo in modo più specifico perché dire che chi ha più istruzione ha meno fattori di rischio innesca una certa curiosità:
che cosa hanno studiato i meno a rischio? Sono più protetti quelli che si occupano di materie scientifiche o umanistiche? Lo studio è legato alla professione o alla cultura in sé? Tante altre le curiosità, ma una sola certezza:
conoscere non ha fatto male a nessuno.Quindi, benvenuto studio.

BiPo: fine di un progetto, ma non dell’idea
Martedì 1° luglio si è tenuta l’ultima assemblea dei soci della BiPo – Associazione italiana di Biblioterapia e Poesiaterapia. L’ultima perché questo incontro ha decretato