Per i miei libri è tempo di essere inscatolati per migrare verso una nuova collocazione. E’ presto ancora, ma la necessità di organizzare un trasloco prevede che le cose siano fatte anticipatamente. Temo che dovrò barare. Temo che le insistenze affinché i libri siano presto messi nel buio dei scatoloni verrà disattesa. Se devo scegliere un libro, trovare un’ispirazione, lasciare che il mondo rimanga fuori con i suoi problemi mentre io cerco concentrazione, è necessario potermi mettere davanti alla libreria e scrutare ogni volume. Il fatto che ne manchi qualcuno all’appello mi fa temere che non potrò accedere completamente alle risorse letterarie a mia disposizione, ma, soprattutto, non potrò sfruttare appieno la mia mente. Possono un poche centinaia di libri fare tutto questo? Vi garantisco di sì!
La bibliotecaria di Sarajevo che salvava i libri
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto del 1992, in piena guerra dei Balcani in Bosnia ed Erzegovina, perse la vita Aida Buturović,