
Questa affermazione, che può apparire scontata, viene da Polillo, presidente dell’AIE (associazione italiana editori). La sua però ha un accento in più perché indica come, attraverso i libri, si possa ottenere altro. Chi legge sviluppa idee, crea pensieri creativi, dà vita a un movimento cerebrale inimmaginabile senza la lettura. Pensate che alcuni studi indicano come, attraverso la Biblioterapia, e quindi l’uso dei libri per promuovere lo sviluppo della persona, possa essere possibile elaborare strategie di problem solving. In parole semplici significa che si impara a risolvere i problemi, e nella vita ce ne sono tanti, attraverso i libri.
E’ tutto chiaro, provato, studiato: ma chi ci crede davvero? Sicuramente non chi dovrebbe.

Biblioterapia e Medical Humanities negli ambienti socio-educativi e sanitari: convegno internazionale a Verona
Un anno fa, l’Università di Verona si è distinta come il primo ateneo in Italia a dedicare un convegno internazionale alla Biblioterapia, puntando i riflettori






