Lo ammetto: non è stato facile. Non sarebbe sicuramente facile per qualsiasi uomo. “Cinquanta sfumature di Grigio” è un libro scritto da una donna per le donne. Ci sono aspetti che mai un uomo considererebbe. Una per tutte? L’attenzione che la scrittrice mette sul come cadono i pantaloni al bellissimo Gray. Christian Gray? L’istinto di lettore me l’ha fatto odiare fin dall’inizio: a calci in culo in miniera!!
Credo che la scrittrice sia stata abile nel creare una semplicità di testo che ha saputo raggiungere chiunque, generando un libro da spiaggia, che non impegna troppo, ma coinvolge la lettrice. Scrivendo il testo in prima persona l’identificazione è naturale e anche nelle scene di sesso la fantasia va da sola.
Domanda: fareste sesso nello stesso modo con il vostro partner abituale?
E se Christian Gray fosse un metalmeccanico o un disoccupato sarebbe affascinante allo stesso modo?
Non leggerò gli altri due libri, non posso pretendere troppo da me stesso. E poi la parte più bella del primo libro, il finale, ha fatto riacquistare forza alla protagonista. Mi dispiacerebbe scoprire che le cose potrebbero essere diverse.
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