In Turchia è stata approvata una legge che elimina la censura dai libri vietati fino a oggi. Un traguardo importante, anche se è solo il primo passo per un cambiamento autentico. Basti pensare che mentre questa legge percorreva la sua strada per divenire esecutiva, si discuteva sulla possibilità di vietare “Uomini e topi” di Steinback perché considerato immorale. Per fortuna l’intervento del ministro dell’istruzione ha impedito una scelta così scellerata. Ma non crediamoci così al sicuro dalla censura. Già vi ho parlato in passato del caso Monaldi e Sorti, e questo basterebbe da solo a preoccuparci. Esistono forme subdole di controllo della stampa che passano per vie secondarie. Un libro scomodo, un autore avverso, un’idea non condivisa? I poteri economici, magari influenzati da quelli politici, possono evitarne la pubblicazione, influenzarne la diffusione, ridurre al silenzio ogni forma di pubblicità.
Ricordiamolo anche noi, che ci sentiamo in appartenenti a un Paese democratico: la censura ha tante facce, e spesso sono nascoste.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede