Sottovalutiamo spesso, nella scelta del libro, lo spessore quantitativo (la qualità la si può notare solo a lettura avviata) delle diverse parti. I neofiti del libro non possono capirlo, ma proprio a loro sarebbe utile notare come la lunghezza del capitolo possa influire sul ritmo della lettura. Non importa quanto sia lungo un tomo, i capitoli sono come boe nell’acqua: si deve passare da una all’altra ad ogni costo. E poi il desiderio di raggiungerne ancora una, e un’altra ancora, giurando a se stessi che quella sarebbe stata l’ultima e ritrovarsi poi a trasgredire se stessi. Capita anche con capitoli lunghi, ma in quel caso è necessario buon allenamento che spesso (ma non sempre) solo gli atleti della lettura possono percorrere. E pensare che c’è chi crede che la lettura non richieda movimento. Certo, non del corpo, ma di una parte di noi ben più importante (per molti, ma non per tutti…)
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede