Dall’Università di Cincinnati arriva un nuovo studio sulla Biblioterapia applicata a bambini autistici e affetti da sindrome di Down con disturbi del comportamento sociale. I genitori sono stati formati a usare le principali tecniche di Biblioterapia e invitati ad applicarla con testi prescelti. I risultati parlano chiaro: l’interazione che nasce tra genitori e figli, l’incontro con un lessico inusuale, le trame delle storie in cui ci si può incontrare permettono un miglioramento dei comportamenti sociali di questi bambini. Jennifer Davis Bowman è la dottoranda che ha effettuato questo studio per la sua tesi. Poter studiare la Biblioterapia a questi livelli è il mio sogno, ma al momento in Italia è pressoché impossibile. È comunque bello vedere, anche se da lontano, la realizzazione di tali progetti di ricerca che vanno ad aggiungersi alle già numerose prove di una certezza: libri sono una risorsa sottovalutata, ma enorme.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede