Carta e penna per i malati


Si chiama tantovincoio.it (a oggi non più raggiungibile) il blog di Federica Cardia, la trentunenne cagliaritana morta in questi giorni dopo una strenua lotta contro il cancro. La contraddistingue l’essere stata tra chi ha scelto di condividere la sua esperienza di dolore attraverso un blog. Da questo è nata la sua notorietà. Oggi parlo di lei perché ho letto alcuni commenti che giustamente reclamavano il fatto che lo stesso dolore è di tutti coloro che vivono o hanno vissuto la stessa situazione, anche se no sono finiti sui giornali. Vorrei ricordare che Federica è sui giornali quale esempio di come il dolore possa essere mitigato dalla condivisione attraverso la scrittura, non perché la sua sofferenza abbia dei meriti maggiori. Lei ha scelto un blog, ma non è la sola ad aver fatto questo tipo di scelta. Alcuni hanno scritto un libro, moltissimi un diario personale. Se ci scostiamo dalla malattia oncologica per guardare alle tante patologie croniche e invalidanti, troviamo persone che si sono dati addirittura alla scrittura di romanzi quale mezzo di realizzazione. Ci tengo molto a sottolineare tutto questo. La mia attività di biblioterapista nasce dalla volontà di fornire gli strumenti per la lettura e la scrittura creative a quanti desiderano usare tali mezzi per condividere la propria sofferenza o, semplicemente, mitigarla. Oppure per verificare che nonostante tutto sono ancora in grado di essere creativi. Dico quindi, a quanti pensano che esistono malati di serie A e di serie B, che non è vero. A mio parere l’esaltazione di quanto Federica ha compiuto serve d’esempio ai tanti che potrebbero trarre giovamento usando i suoi stessi strumenti: la scrittura e la voglia di condividere.

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