Riassunto.
Leggo “Viaggio in Inghilterra” di Leonore Fleischer in cui si parla di C. S. Lewis.
Il giorno dopo il termine del libro leggo in libreria a dei bambini il bellissimo “Matilde” di Roald Dahl e arrivo proprio al passo dove cita Lewis.
Qualche giorno dopo trovo tra le pagine di “Perché vuoi essere felice quando puoi essere normale” di Jeanette Winterson un riferimento a Lewis e al suo “Il leone, la strega e l’armadio”.
Domanda:
anche se fossi io a essere preso male e a credere che i libri ci chiamano, non sarebbe almeno una coincidenza meravigliosa?
E adesso, mi dite voi come faccio a non leggere Lewis?
Narnia mi attende!

Biblioterapia in biblioteca e a scuola
Ci è voluto un anno, ma ne è valsa la pena. Dal 18 aprile saranno disponibili in tutte le librerie fisiche e online gli atti