Il nome del Nobel per la letteratura è arrivato: Alice Munro.
Scrittrice canadese di ottantadue anni, ha fatto della short story la sua specialità. A suo dire non poteva scrivere altro quando ha iniziato perché le sue figlie piccole davano troppo da fare. Sarà vero? La prima cosa che ho fatto oggi è stato procurarmi un suo libro e leggerne un racconto. La mia impressione? Siamo di fronte a una signora della letteratura. All’inizio non prende. Poi ci si trova avvinghiati in una trama che incuriosisce sempre più. Non è una lettura semplice, ma il risultato finale è una prosa ricca e convincente, quasi barocca, ma non troppo difficile.
Ci sono state, e ci sono, polemiche per il fatto che ancora una volta il nobel non è stato assegnato a dei grandi che lo attendono da tempo come Roth o Murakami. Ma il Nobel non è un premio popolare. Il consenso di chi legge, sì.
Quindi tempo al tempo: ai lettori l’ardua sentenza.
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I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede