Casi editoriali? No please!

“Finché le stelle saranno in cielo” di Kristin Harmel è il libro che quest’anno ha fatto più scalpore. Un caso editoriale? Ho iniziato a leggerlo, bisognoso di una tregua. Cercando una cosa non troppo impegnativa, ma sensata, emozionante, e qui credo di averla trovata. Ho letto un centinaio di pagine e la vicenda si sta sviluppando solo ora, ma la sensazione credo non cambierà. Ma abbiamo davvero sempre bisogno di casi editoriali? I lettori non possono essere contraddistinti per genere. Non deve esistere il lettore raffinato e il lettore mediocre. Leggere è un continuo divenire. E anche quando si è raggiunto l’apice, un ritorno alle origini, alle letture meno impegnate, non è mai una regressione, tutt’altro. Riprendere letture giovanili o generi abbandonati? Può farci riscoprire aspetti di noi che magari si sono sopiti senza che c’è ne accorgessimo.

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