Tempo al tempo


Ha colpito ancora. Chi? Semplice: Fabio Volo. Con il suo ultimo libro dal titolo “La strada verso casa” nel giro di una settimana è già in vetta alle classifiche dei più venduti. Non è la prima volta che scrivo di lui. Non trovo misterioso che piaccia così tanto. Mi è stato spiegato da alcuni suoi appassionati lettori che il segreto sta nella semplicità della scrittura e nella facile immedesimazione nei personaggi, sempre contemporanei e vicini allo status della maggiorante degli italiani, con problemi quotidiani ed emotivi coincidenti. Quindi? Non capisco perché non riesco almeno a iniziare uno dei suoi libri. E non è una questione di snobbismo o altro. Da biblioterapista, se un libro permette una più facile immedesimazione, potrebbe rivelarsi uno strumento utile nei laboratori, quindi la motivazione ce l’ho. È che non riesco a far scoccare la scintilla. Per cominciare la lettura di un libro ho bisogno di esserne sedotto ancor prima di averlo aperto le pagine. Non so spiegare quali siano i meccanismi che lo permettono, ma è così, e non sono in grado di controllare la cosa. Tempo al tempo quindi: prima o poi riuscirò nell’intento. O no?

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