Il potere dei libri


Mi piace leggere di dispute ideologiche, come quella che è avvenuta a Venezia, tra il sindaco e l’assessore alla cultura. Quest’ultima ha acquistato dei testi di fiabe con contenuti contro l’omofobia, e voleva distribuirli agli insegnanti, ma il sindaco ha obiettato che dovevano solo rimanere a disposizione per chi fosse stato interessato, perché, a suo avviso, la distribuzione era come un’imposizione. Non mi soffermo sulla questione in sé. Ciò che mi interessa è la grande importanza che si dà, indirettamente, ai libri. Siamo un popolo di non lettori. Eppure il timore che la gente possa essere influenzata da quanto si scrive è enorme. Si denigra la cultura in tutti i modi, ma la si teme e, in un modo alquanto perverso, la si rispetta. Ecco perché nell’era di internet assistiamo ancora al rogo dei libri e a discussioni dal dubbio contenuto. Alla faccia di chi considera la letteratura inutile…

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