Cercare libri adatti a situazioni e persone fa parte del mio lavoro di biblioterapista. È necessario leggere molto: non si può consigliare un testo senza conoscerlo a fondo. Le liste di libri per argomenti e problemi sono utili, ma parziali. Nessuno di noi affronta le difficoltà nel medesimo modo. Il problema è che mi capita di aver bisogno di un libro e avere difficoltà a trovare quello adatto alla persona che me lo chiede. Addirittura su un intero romanzo spesso trovo utili solo alcuni brani, o frasi, e questo riduce il materiale a mia disposizione.
In questa ricerca ho trovato per caso “Philomena” di Martin Sixsmith e mi si è aperto un mondo. Ho trovato il testo che cercavo qualche tempo fa e che solo ora mi compare davanti. Meglio tardi che mai!
TRAMA: in Irlanda una ragazza-madre viene affidata a un istituto di suore per partorire il proprio figlio e darlo in adozione, così da continuare poi la sua vita come se nulla fosse. Il libro racconta soprattutto la storia di quel bambino che cresce senza sapere la verità sulle proprie origini e vivendo un senso di colpa senza capire perché, infliggendosi dolori che non merita.
COMMENTI: in questo libro c’è tutto: il senso di abbandono, le difficoltà dell’adozione, l’accettazione di sé, la consapevolezza dell’omosessualità, l’ambiguità politica, l’accettazione della malattia e della morte. Un libro da cui non si riesce a staccarsi e che fa riflettere davvero molto. Non si esce indenni da questo libro.
L’AUTORE: nato il 24 settembre 1954 in Inghilterra, Martin Sixsmith ha studiato a Oxford e Harvard, a Parigi alla Sorbona e in Russia, dove è stato per lunghi anni. Giornalista di successo, ha lavorato per la BBC e per diversi enti privati e governativi inglesi.
