Nel tentativo di ampliare le mie conoscenze sui contemporanei italiani, anche di scrittori di testi facilmente leggibili (ma non troppo) ho letto il libro di Marco Buticchi dal titolo “Le pietre della luna”. Confesso che questo non è un genere che ricerco in questo periodo, ma un tempo ne ero ghiotto. Si tratta dello storico-avventuroso, i cui maggiori esponenti sono Wilbur Smith e una parte dei libri di Ken Follett. Credo che Buticchi non abbia nulla da invidiare loro. Il romanzo è ben curato e studiato per tenere alta l’attenzione, utilizzando storie parallele, anche ambientate in epoche differenti, che si incrociano di continuo, creando, soprattutto verso la fine, un ritmo quasi frenetico. Il tutto è ben condito con suspance e mistero. È certamente un genere commerciale, eppure non è da sottovalutare. Il lessico che usa è semplice, senza però rinunciare a termini ricercati e a citazioni storiche. Inoltre, al termine del testo, è riportata la bibliografia utilizzata sia per i fatti storici sia per gli usi e costumi. Un particolare, quest’ultimo, di non poco conto. Uno scrittore sicuramente da scoprire, considerando che, accanto ai soliti noti stranieri, esistono grandi talenti di casa nostra.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere