“Lucrezia Borgia” di Maria Bellonci è un libro che ho letto in occasione della preparazione del corso di biblioterapia Donne della letteratura: scrittrici e personaggi femminili per comprendere la vita. Vi ho scoperto una donna ben diversa da quella rappresentata nella leggenda comune: bella, innamorata e vittima.
TRAMA: il libro narra la vita di Lucrezia Borgia, figlia di un papa salito al soglio pontificio con il nome di Alessandro VI°. Siamo in pieno rinascimento e nel pieno del declino morale della Chiesa, con un papa che ama la guerra, conquista territori e non si preoccupa di utilizzare i propri figli per i suoi scopi. Ma nella lettura scopriamo che la leggenda di una Lucrezia lussuriosa e viziata dal padre è ben distante dal vero.
COMMENTI: testo corposo, storicamente ineccepibile e preciso, scritto in una lingua quasi aulica che trasmette il senso del passato, con una bellezza nella narrazione quasi favoleggiante. Le seicento pagine scritte fittamente richiedono certamente in certo impegno. Eppure lo sforzo viene compensato. La conoscenza che ne deriva rimane scolpita nella mente, capace di evocare i sentimenti di una delle donne più conosciute e criticate della Storia. Il romanzo segna l’esordio della scrittrice.
Anno di pubblicazione: 1939.
L’AUTRICE: nata a Roma nel 1902 e morta nel 1986, Maria Bellonci, nata Villavecchia, è stata scrittrice e traduttrice. E’ stata tra i fondatori del Premio Strega. Fine intellettuale, è tra le scrittrici di romanzi storici più accreditate del Novecento italiano. Ha esordito con Lucrezia Borgia e il suo ulitmo romanzo storico è stato Rinascimento privato.
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