Splendido isolamento


La Biblioterapia utilizza i libri per entrare in contatto con le persone, ma considera anche l’importanza dell’isolamento che la lettura può generare. Vedendo un paziente in lettura, mi sono permesso di chiedergli di che libro si trattasse. Con fastidio, perché stavo interrompendo mentre era probabilmente giunto a un punto cruciale della trama, mi ha indicato titolo e autore. Si trattava di “Disonora il padre” di Enzo Biagi. Con grande rispetto mi sono ritirato e l’ho lasciato al suo meraviglioso mondo.
Introdursi da soli nell’universo della letteratura non è meno importante che condividerla, anzi. Ognuno penetra nel testo scritto a modo proprio, con originalità pari alle varianti del DNA. Credo che uno dei problemi per cui molti non riescono ad avvicinarsi alla lettura sia data dall’incapacità di stare soli con un libro senza sentirsi soli. E’ solo quando si è raggiunto questo stato, e solo allora, che diviene possibile entrare in condivisione con altri lettori. Dimesso dalla cura intensiva, questo paziente lo abbiamo trasferito in reparto dove oggi l’ho casualmente incontrato. I suoi saluti sono stati calorosi, quasi non lo riconoscevo in quell’uomo immerso tra le pagine. Ma si sa: tra lettori ci si intende sempre e comunque.

Gli ultimi articoli del blog

Scopri i laboratori di biblioterapia

Iscriviti alla newsletter

puoi disiscriverti quando vuoi

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi