Quando scienza e letteratura si incontrano


Esiste negli Stati Uniti un ateneo dove formano la parte umanistica dei medici attraverso la letteratura. Parliamo di “Medical Humanities”, argomento sempre più discusso quello della medicina che si preoccupa di come il malato vive la malattia e lo cura considerandolo nel suo insieme, anche se ancora troppo trascurato nella pratica clinica quotidiana. Ma non avevo ancora trovata descritta un’esperienza così incisiva in cui si afferma che la letteratura, anche quella che non ha una trama attinente alla malattia, serve per sensibilizzare i medici (così come ogni professionista sanitario), soprattutto se condotta da un facilitatore. Ronald Carson è colui che ha voluto tutto ciò, quando nella maggior parte delle facoltà di medicina non esiste nessun accenno alla parte umanistica della persona. Nessun accenno alla Biblioterapia, ma poco importa. Trovare un nuovo tassello nella complessa ricerca di una bibliografia che sappia dare autorevolezza a quello che faccio è sempre una grande soddisfazione.

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