Chi ben comincia…


Questa è stata la serata d’inizio del mio corso di Biblioterapia all’Università Popolare di Sona. E’ stato un piacevole ritorno. E’ il terzo anno che lo conduco e la sensazione che ho avuto è stata di familiarità, di un luogo da cui non me ne sono andato. Se penso all’agitazione del primo anno, all’emozione del secondo e alla piacevole tranquillità di questa sera, mi rendo conto quanto l’esperienza sia importante per acquistare padronanza di sé e degli eventi che ci circondano. Non è dissimile dal valore della lettura. Attraverso i libri viviamo esperienze che possiamo ripetere più volte per ottenere la sicurezza necessaria. Rimane uguale ad allora il senso di responsabilità che sento nei confronti dei corsisti. Stimolare la loro capacità di analisi dei testi e nello stesso tempo fargli godere la trama; consigliare libri cogliendo la loro personalità per indicare le lettura più adatta; scoperchiare le loro capacità sopite che neppure loro sanno di avere: applicare la Biblioterapia è tutto questo. Qualche giorno fa, in un incontro formativo, un partecipante mi contestava per l’enfasi, secondo lui eccessiva, che davo all’importanza della passione per la lettura. Credo che in ogni ambito, l’amore per ciò che si realizza, ne contraddistingua la qualità. Non credo che chi applica tecniche perfette senza passione sia capace quanto chi sente un forte trasporto. Con la letteratura ne sono certo: non è così.

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