I libri cambieranno il mondo


Nobel multipli per la cultura quest’anno. Dopo il consueto, assegnato per la letteratura, arriva quello per la pace, vinto dalla giovane Malala e dall’indiano attivista per i diritti dei minori, Kailash Satyarthi, motivato dalla promozione dell’istruzione come mezzo per vincere la povertà e il giogo delle dittature religiose. Libri quindi, sempre e ancora libri, necessari e più efficaci di qualsiasi altro mezzo. Ma se a loro il riconoscimento è arrivato, altri continuano a lottare per le stesse ragioni. La giovane Maud Chifamba è un’africana sedicenne, già agli studi universitari, che sta raccogliendo firme da portare all’ONU per rivendicare il diritto di inserire nella sua agenda un impegno nel favorire il diritto all’istruzione delle donne africane, unico mezzo per impedire che il loro possibile futuro sia un matrimonio precocissimo o schiavitù di diverso genere. In questi giorni Maud è sotto i riflettori dei giornali, ma molti lavorano quanto lei con il medesimo obiettivo. Insegnanti, bibliotecari, operatori culturali di vario genere: è attraverso di loro che il mondo può cambiare.

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