Dopo un tomo, mi sono dedicato a un racconto. Anzi, a un romanzo breve. Forse è questa la definizione migliore per “Il viaggio nel passato” di Stefan Zweig (grazie Cristina per i sempre azzeccati consiglio). Ogni volta che leggo Zweig mi stupisco della meraviglia che riesce a creare con le parole. Non si tratta solo di trama e suspance. Leggendo si sente l’armonia della scrittura, la sonorità delle descrizioni di luoghi, ma soprattutto di sentimenti, la precisione chirurgica nel descrivere l’indescrivibile moto dell’anima. Un’ora di lettura o poco più: tempo che si trasforma in meraviglia.

Biblioterapia in biblioteca e a scuola
Ci è voluto un anno, ma ne è valsa la pena. Dal 18 aprile saranno disponibili in tutte le librerie fisiche e online gli atti