Riporto dall’articolo di Luca Tremolada scritto sul Sole24ore il 19 gennaio 2015
La lettura di libri in Italia nel 2014
Quasi una famiglia su dieci (9,8%) non ha alcun libro in casa; il 63,5% ne ha al massimo 100. Questa in sintesi la fotografia del mercato dei libri scattata da Istat. Nel 2014 oltre 23 milioni 750 mila persone di 6 anni e più dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista, per motivi non strettamente scolastici o professionali. Rispetto al 2013, la quota di lettori di libri è scesa dal 43% al 41,4%. Ad arginare il calo ci sono le donne. La popolazione femminile ha mostrato una maggiore propensione alla lettura già a partire dai 6 anni di età: complessivamente il 48% delle femmine e solo il 34,5% dei maschi hanno letto almeno un libro nel corso dell’anno. Tra l’altro la fascia d’età in cui si legge di più è quella degli adolescenti. La quota di lettori è superiore al 50% della popolazione solo tra gli 11 ed i 19 anni mentre la fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni (53,5%). Come osserva l’Istat, la propensione alla lettura è fortemente condizionata dall’ambiente familiare: leggono libri il 66,9% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri.
L’articolo poi continua analizzando approfonditamente alcuni aspetti. Ciò che è impressionante è l’età della lettura. Leggono di più i giovani tra gli undici e i diciannove anni rispetto agli adulti. Da oggi ricordiamocelo quando critichiamo aspramente gli adolescenti!