“Hanoi”, di Adriana Lisboa, è un libro delicato e scorrevole. La sua semplicità è disarmante. Eppure le tematiche difficili della morte e dello sradicamento dalla terra d’origine trovano degna collocazione. David, giovane malato di tumore al cervello, e Alex, la giovane che incontrerà e diverrà la sua compagna in quell’ultimo viaggio, sono gli strani protagonisti di questa storia che nasconde significati da decifrare. Il profumo letterario sudamericano si mescola a quello asiatico e a quello statunitense, in un anomalo impasto che non si lascia definire. Fatico anche a valutarlo. Le emozioni che ho ricevute sono lievi, tenere, ma non chiare, decise, e questo mi impedisce di valutare ora, che ho appena terminato la lettura. Credo sia un testo che necessita di sedimentare. In attesa, comincio un nuovo libro…

BiPo: fine di un progetto, ma non dell’idea
Martedì 1° luglio si è tenuta l’ultima assemblea dei soci della BiPo – Associazione italiana di Biblioterapia e Poesiaterapia. L’ultima perché questo incontro ha decretato