Ricorre oggi l’anniversario della morte di Beppe Fenoglio. Lo scrivo come scusa per elogiare uno scrittore italiano che conosciamo davvero poco. Se si nomina “Il partigiano Johnny” allora sembra che tutti lo conoscano. Ma il vero patrimonio letterario che ci lascia Fenoglio è quello dei racconti. La forma breve è quella che fa di questo scrittore un modello d’eccezione. Siamo abituati a nominare Anton Cecov o a Flannery O’Connor come geni della narrazione breve. Ma vi garantisco che l’italiano Beppe Fenoglio non ha nulla da inviadare loro. “Una questione privata” o “I ventitré giorni della città di Alba” o qualsiasi altra raccolta ve ne daranno la prova. Non importa se qualcuno vi dirà che è roba vecchia. È in questo modo che nasce l’antiquariato. Anche in letteratura.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere