Quando ho letto che Roberto Saviano aveva provocatoriamente invitato Elena Ferrante ad accettare di essere candidata al premio Strega sono rimasto entusiasta. Sul mio tablet è ancora memorizzato il testo di un post che avrei voluto pubblicare. Poi ho deciso che la cosa era troppo bella perché potesse avere un seguito. Perciò l’ho dimenticata. Fino a questo momento. A occhi spalancati leggo che Elena Ferrante ha risposto alla lettera aperta di Saviano in cui accetta la candidatura. Lo so: sarà una grandissima pubblicità per l’ultimo libro del ciclo “L’amica geniale” e questa potrebbe essere la vera motivazione per cui la riservatissima Ferrante si presta a questo gioco. Posso parlare francamente da lettore e solo da lettore? Non potrebbe fregarmene di meno! Ho letto i primi due libri e li ho adorati. Non mi hanno reso più saggio né più intelligente. Ma mi sono divertito tantissimo. Pensare che un libro finalmente non sia solo merce da vendere, ma anche piacere da vivere mi fa sentire bene. Non so come andrà a finire. Certamente le critiche malevole fioccheranno. E mi divertiranno. Perché l’unico giudizio degno, e lo reclamo con forza, è quello dei lettori.
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