Quel vecchietto di Pier Paolo Pasolini


Se Pier Paolo Pasolini non fosse morto, oggi sarebbe un vecchietto che compie novantaquattro anni. Ma chi riesce a concepire Pasolini come un anziano canuto, magro e ricurvo? Se fosse sopravvissuto, me lo immagino incazzoso e ribelle, di quei vecchi con l’animo battagliero che sbraita contro i conformisti e gli ipocriti. Rilascerebbe poche interviste, ma quelle concesse sarebbero al vetriolo, di quelle che rivelano verità nascoste e lasciano una riflessione amara, ma autentica. Quelli di destra, come quelli di sinistra, lo odierebbero. Nelle librerie i suoi libri sarebbero sempre esauriti, barlume di luce nel buio di una società alla deriva. Le associazioni contro gli omosessuali lo accuserebbero di essere un sovvertitore della società, mentre le comunità gay lo taccerebbero di essere di idee vetuste. Dall’alto delle sue idee riderebbe della propria vita arrivata alla fine. E, invece, le cose sono andate diversamente. Oggi ricordiamo la sua nascita, ma il due novembre celebreremo i quarant’anni dalla sua morte. Possiamo solo immaginare cosa abbiamo perso. Certamente molte possibilità di pensare in modo nuovo.

Gli ultimi articoli del blog

libri natale

I libri e il Natale

Lo shopping nelle librerie in questo periodo ha dell’incredibile: sembra che non esistano altro che libri rossi e con il Natale come argomento. Non si

Leggi Tutto »

Scopri i laboratori di biblioterapia

Iscriviti alla newsletter

puoi disiscriverti quando vuoi

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi