La biblioteca emotiva

A fine marzo scorso, a Citta di Castello, si è tenuto il Festival di letture organizzato dall’associazione “CaLibro” in cui si è cercato di creare una biblioteca emotiva. Di cosa si tratta? La pubblicizzazione dell’evento è stata accompagnata a un invito: cercare tra i propri libri quello che stimolava i ricordi lontani. In questo modo è stata creata una mostra di quei libri, accompagnati dalla voce del proprietario che evocava il proprio ricordo legato al testo. Ne è nata una galleria suggestiva, lasciata al buio, a cui i visitatori accedevano con una torcia, simbolo del ricordo che illumina il buio del passato. Posso solo immaginare le sensazioni di chi entrava nell’ombra, guardando quei libri accompagnati dalla voce del possessore. Ma più nitidamente posso ricordare la mia personale biblioteca emotiva, tutti i libri che mi hanno in qualche modo emozionato: per la storia, ma anche perché mi sono stati regalati da una certa persona, o mi sono stati letti o io li ho letti in un certo periodo della mia vita. Ma attenzione: se volete anche voi costruire la vostra biblioteca emotiva, non pensiate di poterlo fare da soli. Vi dovrete avvicinare ai vostri libri, scorrerli uno a uno, toccarli, guardarli. Solo allora riaffiorirà tutto il vostro passato.

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